Personal show Memoria del Presente, 2022

ZAION GALLERY direttrice Zaira Berreta - BIELLA

VINCERA LA BELLEZZA La memoria si configura come un serbatoio di immagini; un luogo a cui tornare con affetto.Tuttavia la memoria è selettiva oltre che frammentaria. Questa parzialità sulla memoria apre una serie di domande sul limite: quando è già memoria quando è ancora presente? Su cosa si basano i nostri ricordi? Cosa si nasconde dietro alla memoria? In che modo un'opera è in grado di attivare un ricoddo? Quando comincia l'oblio? Tutte queste domande trovano una risposta affettiva nel lavoro potente ed emozionale di Elizabeth Aro; il suo intento è di dare forma allìinforme di un mondo scomposto in strutture altamente concettualizzate.All'interno della mostra spicca l'installazione "Santa Sangre" una cascata di appendici vellutate ispirata all'intensità visiva dell'omonimo film di Jodorowsky. Le estensioni scivolano come una cascata che trasmette allo spsettatore l'idea del sangue e il suo significato più intimo; la carnalità della famiglia, un cordone ombelicale che si intreccia in sè stesso. Alla stessa serie di opere in tessuto appartengono due lavori come Spirale e Zopilote. "Spirale è una scultura che rimanda subito alla idea del mandala che concentrà in sè l'intimità della ripetizione con la sua forza simbolica. "Zopilote" focalizza l'attenzione sulla relazione tra essere umano e natura. Questo uccello è una metafora della sostenibilità, perchè pulisce l'ambiente, è un animale mitico nella cultura messicana lasciando libera dalle malattie perché nutrendosi principalmente di cadaveri, gli eliminano, evitando la dispersione di microrganismi potenzionalmente dannosi per l'ecosistema. Di diverso signicato sono i Ricami su carta, segno distintivo del lavoro di Elizabeth negli ultimi anni, che con maestria e delicatezza mostrano piccoli personaggi affrontare un mondo limitante quasi fosse un sogno ricorrente. Una selezione di lavori appartnente alla serie che l'autrice ha cominciato nel 2016, viene esposta per la prima volta in questa mostra: si tratta del recupero delle prime immagini arrivate in Europa relative alla conquista dell'America attraverso il libro di Fray Bartolomé de Las Casas, vi si vede la violenza a cui gli indigeni sono stati sottoposti subito dopo la conquista dell'America. Queste immagini vengono elaborate con filo dorato o nero, liberando simbolicamente le anime di questi nativi. La verità di ciò che è accaduto non può essere cambiata, né dà spazio a speculazioni etiche. Oggi, come allora, dobbiamo imparare a fare i conti con ciò che è accaduto ed elaborarlo per essere in grado di rivederlo con uno sguardo nuovo. Un viaggio dal passato al presente per far si che le due memorie si fondano dando vita ad un nuovo equilibrio: ad una nuova Memoria del Presente.

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